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La vie est fit | La mia dieta, il mio lifestyle

Natale is coming: sembra più una minaccia, lo so. Però, per quanto questo mio dicembre sia stato un po' disastrato (pollice fasciato che mi ha fatto capire la vera importanza delle dita prensili, e faccia gonfia per l'estrazione di un dentaccio) anche noi stiamo finalmente tirando le fila per buttarci l'anno alle spalle.




Avrei voluto decorare di più, fare più biscotti e più ricette. Ma lo so che ogni anno si finisce sempre a dir così, quindi no! Elogio le sfide raggiunte e non quelle lasciate in sospeso e poi da domani le ferie sono ufficiali.

Oddio, in quanto freelance le ferie non esistono: non solo parlando in termini legali e remunerativi, ma anche perché se un lavoro mi chiama io DEVO necessariamente rispondere. Email qui, rassicurazioni lì e poi ancora problemi che sorgono... ho questo strano attaccamento al customer care che neanche il senso morale di un chirurgo neonatale. Ma bando alle ciance!



Ho sempre voluto fare le casette di pan di zenzero, in realtà ho sempre voluto vivere nella casetta di Hansel e Gratel (senza la strega, sia chiaro) e quest'anno finalmente mi sono cimentata pur se con qualche riserva. Il risultato mi ha stupita, sebbene non mi sia sforzata più di tanto con le decorazioni... le trovo deliziose!

Io non le mangerò, in realtà, perché ho ricreato un piccolo Villaggio di Natale da tenere in salotto, per immaginare la neve che cade pigra dai tetti visto che non possiamo godercela dal vivo... ma anche il sapore è ottimo: sono senza burro, lattosio e senza zucchero, per cui sentiti libera di riciclare l'impasto per farne dei semplici biscotti da sgranocchiare la vigilia!

Ma diciamocelo... non è deliziosa appollaiata su una tazza di cioccolata calda fumante o cappuccino?




Ingredienti per le mie
CASETTE DI PANDIZENZERO LIGHT
(per circa 5 casette grandi e 5 piccole)

Occorrente extra:
TEMPLATE da stampare
Colla alimentare (io l'ho trovata da Ikea)
Stelline di zucchero, cocco rapé e altre decorazioni

Per l'impasto:
150 gr di Farina Integrale di Segale
150 gr di Farina 2
80 ml di Olio delicato
60 gr di Miele millefiori
1 Uovo grande
1/2 cucchiaino di All Spice (cannella, zenzero, chiodi di garofano)
1/2 cucchiaino di Cacao amaro
1 pizzico di Ammoniaca per dolci
1 pizzico di sale

Per la glassa:
10 ml di albume d'uovo
80 gr di Zucchero a velo
Qualche goccia di limone

  1. Stampa riducendo il template al 50% per le casette più grandi. Al 33% invece per quelle piccole, da tazza. Ritaglia tutte le sagome.
  2. In una ciotola capiente impasta velocemente tutti gli ingredienti per l'impasto, partendo dall'uovo e la farina. Devi ottenere un'impasto omogeneo, simile alla classica pastafrolla.
  3. Forma un panetto, avvolgilo nella pellicola trasparente e lascia riposare in frigo almeno un'ora.
  4. Stendi l'impasto con lo spessore di 3,4 millimetri. Appoggia le sagome sull'impasto e con una rotella o un coltello ben affilato rifila i bordi. Cuoci tutti i pezzi mettendoli su una teglia da forno foderata di carta forno, a 170° per circa 5, 6 minuti.
  5. Puoi fare l'operazione in più infornate, se l'impasto tende a "sudare" rimettilo in frigo.
  6. Una volta che tutti i pezzi della casetta sono raffreddati puoi procedere alla decorazione. Io le ho decorate dopo l'assemblaggio, ma te lo sconsiglio.
  7. Per la ghiaccia reale (glassa) monta leggermente l'albume con le fruste, aggiungi lo zucchero a velo e anche il limone. Monta finché la ghiaccia non sarà ben solida e scrivente. Ti consiglio di usare una sacca da pasticcere con beccuccio n.1.
  8. Per mettere in forma le casette ti consiglio di attaccare prima la facciata con un muro, poi l'altro muro, chiudere con l'altra facciata e poi procedere ad attaccare il tetto. Se non trovi la colla alimentare usa il cioccolato fuso o un po' di ghiaccia, ma il procedimento di asciugatura sarà più lungo.
  9. Quando tutte le casette saranno ben fredde e solide (lasciale una notte all'aria) puoi chiuderle in sacchetti trasparenti e regalarle, oppure mettere insieme un villaggio come ho fatto io: sul fondo di un piatto trasparente o dorato versa dello zucchero semolato che farà da neve... et voilà!

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21 dicembre No commenti
L'ansia pre-natalizia ha colpito anche me: mille cose da fare, mille progetti da voler iniziare ma il tempo scarseggia e il lavoro aumenta. Meglio così, però il Natale mi dà sempre quell'effetto "l'ho aspettato tutto l'anno ed è subito finito". Capita anche a te?


Va be', respiro profondo e yoga (no, davvero, ho iniziato a far yoga per ridurre lo stress). Bando alle ciance, il periodo natalizio porta con sé anche pranzi e cene in compagnia e io che adoro fare la "padrona di casa" non posso esimermi dal fare da me anche il pane e sentire lo stupore degli ospiti. Ti avevo già parlato della tecnica "senza impasto" con la Pizza velocissima e la Brioche al quark, ma con questo pane il pregio in più è che ha anche pochissimo lievito: quindi rimane digeribilissimo e leggero.



L'unica cosa che devi ricordarti di fare, se impasti con questo clima invernale, è iniziare almeno 24 ore prima dell'inforno!

La curiosità, inoltre, è che questo pane va cotto sì nel forno di casa, ma utilizzando una pentola (di coccio o acciaio) che possa andare in forno insieme al suo coperchio e che fa praticamente da pietra refrattaria, donando al pane la tipica crosticina da fornaio. Io ho usato una vaporiera di acciaio abbastanza piccola (circa 18cm), in modo che il pane cuocesse bene anche sotto e sviluppasse in altezza, ma sentiti libera di usare qualsiasi pentola adatta.



P.s. chiedo scusa per le foto, le ho fatte mentre eravamo a tavola e vista la riuscita non volevo esimermi dal parlartene!


Ingredienti per il mio
PANE INTEGRALE SENZA IMPASTO

200 gr di Farina Integrale (macinata a pietra e di buona qualità!)
200 gr di Farina di Tipo 2
100 gr di Farina Manitoba
400 gr circa di acqua
2 gr di lievito di birra fresco
10 gr di sale
1/2 cucchiaino di miele o malto (opzionale)
Semola rimacinata per spolverizzare (opzionale)


  1. Ore 11: In una ciotola capiente sciogli il lievito con il miele nell'acqua e aggiungi la Farina Integrale. Copri.
  2. Ore 11:30: Aggiungi le altre farine e il sale e impasta brevemente. La quantità di acqua è indicativa: puoi doverne usare di più o di meno. Devi avere una pastella ben densa, ma facile da amalgamare e senza grumi. Copri con la pellicola trasparente, avvolgi in un canovaccio e lascia lievitare in un posto che non abbia spifferi. Dovrà lievitare tanto, quindi assicurati di non maltrattarlo. Io l'ho tenuto in uno scaffale chiuso e poco usato.
  3. Ore 9 (del giorno dopo): Apri l'impasto e rovescialo su un piano da lavoro, sgonfialo leggermente facendo delle pieghe con un tarocco. Aiutati con pochissima semola (non fare il mio sbaglio di far cadere della farina all'interno dell'impasto, altrimenti la ritroverai lì anche dopo la cottura...). Copri con un canovaccio.
  4. Ore 10:30: Accendi il forno alla massima potenza e metti nella parte più bassa la relativa griglia con una pentola adatta alle alte temperature e che abbia il coperchio.
  5. Ore 11: Stando attenta a non scottarti, prendi la pentola e adagiaci il pane dentro, spolverizzando il fondo con un po' di semola (opzionale). Chiudi con il coperchio e metti in forno.
  6. Fa' cuocere per circa 40-45 minuti, dopodiché togli il coperchio, abbassa il forno a 200 gradi e lascia cuocere finché il pane non farà un suono "vuoto" quando busserai con le nocche sulla crosticina. Lascia raffreddare nel forno leggermente aperto.
  7. Ore 12:30: Il pane è pronto!
  8. Il pane integrale e senza impasto perde la croccantezza dopo un po', quindi ti consiglio di consumarlo in fretta. Puoi congelarlo già a fette, e poi ripassarlo in forno: tornerà buonissimo.

Un'idea in più per la tavola di Natale: dei semplicissimi
grissini di sfoglia arrotolati a torciglione, serviti in un barattolo rustico.

***

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13 dicembre No commenti
Questa torta a base di cavolfiore (che puoi cuocere a vapore o al microonde) non ha zucchero e pochissimi grassi, è senza lattosio ed è quasi totalmente integrale. Io ho aggiunto veramente poco cioccolato fondente (3, 4 quadratini) e mezzo cucchiaio di cubetti di arancia candita, ma sta a te trovare l'equilibrio che più ti piace.





LA VERDURA NEI DOLCI?
Lo ammetto: mentre scrivo questo post e faccio colazione sbocconcellando questo morbidissimo plumcake, pure io stento a credere sia a base di cavolfiore.
Ho già fatto altri esperimenti con purea di frutta e verdura e sul blog trovi già tante idee, ma il risultato che ho ottenuto questa volta mi ha sorpresa: sarà la morbidezza indicibile, il profumo, sarà che le arance candite danno quel tocco in più... ma sono davvero contenta di come sia venuto. Tanto che sto pensando anche a una versione salata!

Se hai bambini che faticano a mangiare le verdure, oppure tu stessa dovresti integrare un po' di fibre nella dieta... corri a prepararlo. E' facile, veloce e ti stupirà.



IL MIO PLUMCAKE INSOLITO.
Questa torta a base di cavolfiore (che puoi cuocere a vapore o al microonde) non ha zucchero e contiene pochissimi grassi, è senza lattosio ed è semi-integrale. Io ho aggiunto veramente poco cioccolato fondente (3, 4 quadratini) e mezzo cucchiaio di cubetti di arancia candita, ma sta a te trovare l'equilibrio che più ti piace. E se te lo stai chiedendo... no, il cavolfiore non si sente! Sei pronta alla sfida? Come al solito, se rifai le mie ricette mandami una foto: su Instagram, su Facebook o in email... le condividerò nelle mie Stories!

LINK UTILI:


  • L'eritritolo che uso nelle mie ricette è un dolcificante naturale a 0 kcal e 0 IG: https://amzn.to/2OoMtPU
  • Con questa vaporiera da microonde cuocio il cavolfiore velocissimamente! https://amzn.to/2SKjWr5
  • Il mio stampo da plumcake: https://amzn.to/2Dkybyx

E' online il mio EBOOK di ricette inedite!
♥ Per comprarlo visita www.mandarinashop.it ♥




INGREDIENTI (per uno stampo da 20x11x07, 8 fette):

  • 220 gr di Cavolfiore (pesato crudo già pulito) 
  • 2 Uova medie 
  • 60 gr di Eritritolo (oppure 80 gr di zucchero)
  • 200 gr di Farina di tipo 2 (o integrale) 
  • Il succo di 1/2 Arancia
  • 3 cucchiai d'Olio d'oliva
  • 20 gr di Cioccolato fondente 
  • Cubetti di arancia candita qb 
  • 1 bustina di Lievito per dolci 
PROCEDIMENTO:
Cuociamo le cimette di cavolfiore al microonde o al vapore con il metodo tradizionale.
Frulliamo insieme al succo d'arancia e all'olio fino ad ottenere una purea liscia.
Nel frattempo montiamo le uova con il dolcificante o lo zucchero e aggiungiamo piano la purea.
Aggiungiamo anche la farina setacciata con il lievito e il pizzico di sale.
A frullatore spento incorporiamo il cioccolato e l'arancia candita.
Versiamo nel nostro stampo foderato di carta forno e cuociamo a 170° per circa 40-45 minuti.



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07 dicembre No commenti
Io di torte "senza" ne ho fatte tante. Ma tante, credimi. E per quanto io sia del parere sincero che si possa mangiare benissimo senza abusare di zuccheri e grassi è pur vero che molte preparazioni hanno bisogno di un po' più ingegno per non sfigurare davanti alle classiche ricette.


Ecco, non è il caso di questa torta, perché credo di aver trovato il bilanciamento ultimo delle dosi per riuscire ad avere un cake che non sia una suola di scarpa pur essendo senza zucchero e senza grassi (a parte quelli - risibili - della farina di cocco e del formaggio spalmabile): EUREKA!

Mi ha lasciata davvero entusiasta, tanto che l'ho offerta anche a chi non segue minimamente il mio stile di vita un po' più accorto e il consenso è stato univoco: le banane le danno una dolcezza unica e bilanciano l'impasto volutamente lasciato più neutro se non per il profumo tenue di scorza di limone.

04 dicembre No commenti
Bergamo è una città che è riuscita a entrarmi nel cuore: non è solo perché ci ho vissuto delle cose che si sono rivelate fondamentali per la mia vita, ma anche perché la trovo una città che è più simile a una bella donna. Non si rivela, a volte si nasconde, e quando pensi di conoscerla ti accorgi solo di essere rimasto in superficie. Bollata da tanti stereotipi, ti ritrovi in città alta in inverno e ti regala magia pura.

Città, metropoli, paesino... e poi ancora borgo. Insomma, ne sono innamorata ma di un amore reale e tangibile, non idealizzato; d'altronde è molto diversa dalla mia di terra, e quando mi accoglie gliene sono due volte riconoscente.


In realtà l'amor-polenta è una torta tipica di Varese, ma la polenta da quelle parti è un'istituzione e nella mia mente l'associazione è immediata. In effetti tipica della città dei Mille, è invece la "polenta e osei" che oltre ad essere un piatto salato come potresti intuire dal nome, è anche un dolcetto di
polenta dolce ricoperto di pasta di mandorle e adornato da uccellini di cioccolata o marzapane.

01 dicembre No commenti
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Marica, 27, counselor nutrizionale.
Per tutti sono solo Mandarina.
Ho perso tanti chili seguendo uno stile di vita sano, fatto di cibo vero e attività fisica.
Qui e sui social ti parlo di me: fitness, cucina naturale e lifestyle.

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